giovedì 25 giugno 2015

Il giustiziere



Torno di nuovo a parlare di calcio, anche perché dopo gli avvenimenti degli ultimi giorni è francamente difficile non farlo. Ormai per il calcio italiano è un ciclo, si parte a settembre con i campionati, si gioca, si aggiustano partite (con arbitri o con giocatori avversari), alcune società si rovinano economicamente, poi a maggio scoppiano i casi calciopoli, scommessopoli, arbitropoli adesso Pulvirentopoli e chi più ne ha più ne metta. Risultati su risultati alterati, campionati falsati in corso d'opera, classifiche stravolte durante l'estate, ormai il calcio è diventato questo. Nel tempo hanno cercato continuamente di rovinarlo e ci sono riusciti. Ogni tifoso deve stare con il fiato sospeso anche d'estate, non più per il calcio mercato, ma soprattutto per la preoccupazione che la propria società possa essere coinvolta in qualche scandalo che invalidi un'annata di calcio. Il tifoso ci mette passione, spende soldi per abbonamenti allo stadio, abbonamenti alla pay per view, trasferte e altro, per poi realizzare a fine anno che probabilmente, quello per cui ha pagato e sofferto non è stato reale ma frutto di aggiustamenti vari di risultati, penalizzazioni in corso d'opera che stravolgono le classifiche quando i verdetti finali sono vicini e cose del genere. E il tifoso soffre, spende, si arrabbia, resta deluso. Però ormai questo è il calcio. E noi appassionati nonostante questo non ci arrendiamo ed ogni anno nuovo entusiasmo, altri soldi spesi, coronarie messe alla prova, sofferenza, passione per poi arrivare a giugno e vedere le classifiche e i campionati stravolti. 
Per far capire da dove parte questa catena del malaffare, vi vorrei raccontare un aneddoto sul campionato di Promozione che seguo. Giusto per capire che queste partite aggiustate cominciano dal basso per poi risalire fino alla serie A. Seguendo una squadra non molto "potente" a livello calcistico, in campo ne ho viste di tutti i colori, però quello che più mi ha colpito è stato il "giustiziere". Il "giustiziere" è un guardalinee corpulento e calvo, rinominato da me con questo nome, perché quando c'è da fare la "sua" giustizia lui interviene. Primo episodio. All'incirca un anno e mezza fa, la squadra della mia città era iscritta nel campionato di eccellenza, verso marzo arriva qui nel mio paese la capolista, una delle più forti, assolutamente favorita. Nel primo tempo la capolista passa in vantaggio e fin lì tutto liscio. Nel secondo tempo orgogliosa reazione della mia squadra che perviene al pareggio. E qui entra in scena il giustiziere. All'incirca nella metà del secondo tempo, il giustiziere sventola improvvisamente la bandierina, lasciando tutti abbastanza perplessi e il calciatore che aveva appena segnato viene espulso per aver detto una parolaccia che ha sentito solo lui...Io ero vicinissimo all'azione, gli spalti sono proprio sul campo, e si vedeva chiaramente che il calciatore in questione stava parlando con un proprio compagno. Da lì putiferio dei tifosi e partita persa. A questi livelli nessuno saprà più niente, moviole non ne esistono e tutto passa in cavalleria. Sarà solo un episodio casuale penso io...e invece no! Quest'anno altro scontro contro una delle prime in classifica ed ecco di nuovo il giustiziere all'opera, stesso guardalinee di un anno fa. Fila liscio il primo tempo, squadre in parità. Improvvisamente nel secondo tempo padroni di casa in vantaggio. Il giustiziere entra in gioco? E certo! Comincia casualmente a sventolare quella maledetta bandierina e avvia l'aggiustamento. Finirà con tre espulsi, squadra decimata, rigore discutibile per gli ospiti e rimonta completa!  Questo succede in Promozione, questa gente farà carriera ed arriverà ad alti livelli, a volte in serie A, senza che nessuno li fermi. 
Ovviamente l'aggiustamento delle gare concerne anche e soprattutto i calciatori, che da quando sono state introdotte le scommesse a partire dalla serie D,  sono diventati merce da comprare per truccare le partite. Adesso sono tutti innocenti ma le carte e le indagini parlano chiarissimo. Sono loro che si svendono per aggiustare le partite. Sinceramente mi fanno ribrezzo, guadagnano molto bene, per giocare a calcio e prendono altri soldi per "tradire" lo spirito del gioco e chi li ha indirettamente fatti diventare ricchi. Senza tifosi tutti questi soldi nel calcio non girerebbero, forse non se ne rendono conto?. 
Per non parlare poi delle questioni economiche dei club. Prendiamo il campionato del Parma quest'anno. Serie A falsata, la squadra ha giocato a fasi alterne, alcuni ci hanno rimesso e altri no. Ma come si fa a non fermare una società che era arrivata a tesserare addirittura 230 calciatori? Ma qualcuno vigila su questi movimenti sospetti? o ognuno fa quello che vuole?. E per i prossimi anni attenzione alle genoane che sono sulla buona strada per diventare il nuovo Parma se non tornano sulla retta via. Anche queste questioni falsano campionati interi, le retrocesse di A, B e C spesso sono società in enorme difficoltà economica e più che retrocessioni sportive è questo che le fa andare giù. Questo porta a continua penalizzazioni per tasse e stipendi non pagati, con il risultato che a fine anno le classifiche vengono stravolte in corso d'opera, a volte addirittura durante play off e play out di serie B o C. Mentre in serie A nelle coppe europee si va a scalare la classifica per trovare qualcuno economicamente in regola per partecipare. Può il giocattolo reggersi sopra tutte queste irregolarità? Fino a quando? E la passione dei tifosi chi la ripaga? Stanno sempre di più allontanando la gente da questo magnifico sport, finché non lo distruggeranno. Dopo di che rimarranno soltanto i tifosi che con la loro passione ci sono sempre. Forse anche colpevolmente. 

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