martedì 9 febbraio 2016

Il fascino della terza categoria


La terza categoria é l'ultimo livello del calcio italiano, il meno prestigioso, il meno talentuoso, il meno pubblicizzato. Ma a suo modo ha il fascino del calcio di una volta, un calcio semplice, con pochi mezzi, senza fronzoli, in cui in campo si può vedere davvero di tutto, dall'ex calciatore di alto livello imbolsito, all'arbitro aggressivo che attacca i calciatori verbalmente e a cui piace fare il protagonista, rischio di risse varie altissimo, livello di gioco modesto, divertimento alle stelle. 

Fino ad ora non avevo mai seguito da vicino un campionato di così basso livello, anche se posso "vantarmi" di aver visto partite di ogni categoria, dalla A fino alla più infima delle categorie, appunto la terza. Sfortunatamente la squadra della mia città è fallita durante l'estate e ha perso il titolo di Promozione difeso strenuamente con successo fino all'ultima giornata di campionato. Questa che racconto è la storia di come ripartendo dal basso in una provincia dimenticata da Dio,  si può creare nuovo entusiasmo, voglia di fare e fondamentalmente voglia di divertirsi con passione. Come dicevo precedentemente, dopo il fallimento per poche migliaia di euro di debiti con qualche giocatore ed allenatore del passato, in città c'era un certo scoramento. Niente più squadra, stadio in condizioni pietose, nessun campionato di livello da disputare. Eppure una piccola cittadina di 23000 abitanti, a metà degli anni '90 ha calcato i palcoscenici ben più importanti della serie D nazionale che un tempo era una delle categorie più belle da seguire, con giocatori veri di un certo livello. Dalla serie D in poi c'è stato un sali scendi continuo che dalla D ci ha portati a volte alle stalle, a volte alle stelle dell'Eccellenza, fino a un paio di anni fa. Oggi il crollo definitivo in terza. 

La terza è quel campionato dove si possono fare quattro sostituzioni e nel quale dopo la terza c'è chi tra il pubblico, all'annuncio della quarta sostituzione, comincia a gridare all'allenatore di stare per perdere la partita a tavolino. é quel campionato in cui una squadra fa ricorso perché ad un'avversaria diretta per il campionato è stata rinviata una partita, secondo loro in maniera sospetta. é anche quel campionato in cui un arbitro punta un giocatore troppo brontolone, gli va incontro e gli grida in faccia : "Mi hai rotto il c..., stai sempre a protestare..." senza tirare fuori neanche il cartellino. é quel campionato in cui una squadra trova il proprio campo occupato da una partita amatoriale e perde la sua a tavolino per 3-0. 

Può succedere davvero di tutto ogni settimana, cose che in campionati più importanti non succederanno mai. All'inizio ero molto scettico sulla categoria, dopo qualche mese non posso fare a meno di seguire tutte le partite. In città si è organizzata una bella squadra, forte e competitiva per la categoria, con tutti ragazzi del posto, chi più chi meno ha già buttato il proprio talento alle ortiche. Un capitano di 48 anni che corre il doppio di tanti giovani, ha più grinta di loro e gioca ancora infinitamente bene al calcio di molti.  Si è organizzata nuovamente una tifoseria numerosa e chiassosa e tutte le domeniche si va, spesso a vincere ovunque. Lo stadio, sempre fatiscente, e con le due curve inagibili si è riempito di nuovo, c'è grande entusiasmo, i tifosi raccolgono contributi per organizzare coreografie e l'ingresso è assolutamente gratuito.

Questo è solo un esempio di come si possa ricreare qualcosa di bello ed entusiasmante partendo davvero dal nulla, una città intera che segue le gesta di una piccola squadra di terza categoria e che se ne frega di Serie A, Champions League e pay tv varie. é questo il calcio che amiamo. 

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