sabato 6 febbraio 2016

Tarantino non sapeva cosa farne della sua vita: anche i grandi lo diventano passando attraverso periodi bui.


Anche i grandi hanno i loro momentacci, e a volte partono proprio dal niente. Di conseguenza anche i comuni mortali come me si dovrebbero rendere conto che a volte basta davvero poco per svoltare, così, all'improvviso. Magari senza neanche rendersene conto. Quando meno ce lo si aspetta.
Leggendo una bellissima intervista a Quentin Tarantino, questa mattina su Repubblica.it (ecco il link, vale certamente la pena di leggerla Intervista a Tarantino, sito di Repubblica ), ho letto come da un momentaccio in cui il regista non sapeva cosa farne della sua vita, è venuta invece fuori una piccola opportunità che lo ha poi aiutato a diventare quello che è adesso, un grandissimo regista (tratto dall'articolo-intervista): "A diciannove anni Tarantino fu assunto in un videonoleggio a Manhattan Beach, Los Angeles. "Dapprima ero cliente. Mi fermavo intere serate a parlare con il proprietario, grande cinefilo. In Hateful eight ho dato il suo nome allo sceriffo morto di Red Rock. Aveva tutti i generi, i classici, le opere straniere. Impressionato dalla mia competenza mi ha dato un lavoro e mi ha salvato. Era un momentaccio, per me. Non sapevo cosa fare della mia vita. Guadagnavo poco, ma quando sei giovane non è importante. Quello è diventato il mio paradiso". 
Neanche lui credo si sarebbe aspettata un'evoluzione del genere. Quindi nei periodi difficili bisogna sempre tenere la testa ben sulle spalle e far funzionare il cervello nel miglior modo possibile, senza perdere la testa in inutili sfigocupismi (neologismo copiato dall'oroscopo della Gazzetta di alcuni anni fa) (che citazioni colte). Bisogna stare sempre sul pezzo ed ingegnarsi, magari con un po' di pazienza e di fortuna, la svolta è davvero vicina. Chi si sarebbe aspettato che un semplice impiegato in un videonoleggio sarebbe poi diventato uno dei più grandi registi dei nostri tempi? Credo nessuno. Non che ognuno di noi dal nulla diventerà poi chissà chi, ma la situazione può sempre migliorare, senza disperare. La passione per qualcosa può sempre portarci delle occasioni, grandi o piccole che siano. Le passioni vanno sempre coltivate, in ogni modo. Da cliente, a impiegato a grandissimo regista. Tutto partendo da quello che lui chiama un momentaccio. Potrebbe essere la storia di chiunque, anche della nostra. Quindi cerchiamo di essere sempre positivi e con il giusto atteggiamento. L'occasione prima o poi si presenta per tutti. 

P.s. 1: I disoccupati ad un certo punto diventano suscettibili e tutto quello che ascoltano, leggono o di cui parlano sembra riferito alla nostra situazione. Vedi la mia lettura dell'intervista di Tarantino

P.s. 2: Senz'altro andrò a vedere anche questo film di Tarantino, uno dei miei registi preferiti. The Hateful eight sembra promettere bene, come tutti i suoi film.

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