martedì 15 marzo 2016

The miracle di mister Claudio Ranieri

(foto Lapresse)

Sarebbe un vero e proprio miracolo, un'impresa incredibile. Claudio Ranieri é vicinissimo a compiere una delle pagine più belle della storia del calcio mondiale, portare una squadra di periferia del calcio inglese a vincere uno dei campionati più belli ed affascinanti del mondo, la Premier League. Lo farebbe un tecnico che metterebbe una ciliegina sulla torta ad una onestissima carriera, con gavetta, grandi squadre, qualche trofeo, e qualche delusione. Uno che solo a guardarlo sembra una persona seria, educata, preparata e buona. Lo è già, ma potrebbe diventarlo ancor di più, uno dei simboli del calcio italiano e del modo di fare le cose all'italiana, nel modo giusto, in senso positivo. 
Non sono un amante del calcio di Ranieri, in linea di massima non è un tipo di gioco che mi piace, in generale poco offensivo, più portato a difendere che ad offendere, poco spettacolare. Non sono un tecnico, quindi giustamente, prendete queste valutazioni da semplice osservatore. Ma quest'anno, con una squadra certamente inferiore come rosa ad almeno 8-9 squadre di Premier, sta compiendo un vero e proprio "miracle", come dicono gli inglesi. Ieri sera una nuova vittoria contro il Newcastle, grazie ad una spettacolare rovesciate di Okazaki, uno dei tanti semisconosciuti in questa squadra. Se la si legge sembra una di quelle formazioni che si avevano a disposizione quando si iniziava la Master League a Pes, una ventina di  anni fa: Schmeichel, Drinkwater, Kantè, Mahrez, Morgan, Huth, Albrighton, Vardy, Schlupp, Simpson, Ulloa, Fuchs. In poche parole una serie di sconosciuti che all'inizio del campionato, probabilmente erano conosciuti solo a Leicester. Ranieri ha saputo trasformali in una squadra, soprattutto lottatrice e tenace, con qualche picco di talento davvero importante, come Vardy e Mahrez, che hanno certamente fatto fare quel salto di qualità tecnico alla squadra. 
All'inizio si poteva pensare ad un exploit momentaneo, ma dopo 30 partite, l'impresa é vicinissima a compiersi. La classifica vede il Leicester con 5 punti di vantaggio sul Tottenham, 11 sull'Arsenal che ha una partita in meno, 12 sul City, sempre con una partita in meno, 16 sullo United che ha speso cifre incredibili sul mercato, 18 sul Liverpool e ben 23 sul Chelsea di Abramovich. Una squadra che in casa ha ottenuto più punti di tutti, 32 ed anche in trasferta, ben 31. Vardy capocannoniere con 19 gol. Mahrez conta ben 11 assist. Kanté uno dei migliori centrocampisti centrali dell'intero campionato. Numeri spaventosi. Solo la differenza reti al momento è in svantaggio, +22 contro i +29 del Tottenham. 
Adesso mancano 8 partite alla squadra di Ranieri, in casa contro Southampton, West Ham, Swansea ed Everton, fuori casa con Crystal Palace, Sunderland, Manchester United e Chelsea. 
Un calendario difficile, ma abbordabile, per una squadra che ha dimostrato sin dall'inizio di non avere paura delle grandi squadre e di avere la giusta mentalità provinciale per battere le piccole. 
Ovvio che interrompere qui questo sogno sarebbe davvero crudele, tutti quelli che seguono il calcio sperano nel miracolo Leicester perché significa credere ancora nei sogni e nelle imprese impossibili, significa credere in un calcio diverso, dove non vince sempre chi spende di più, il grande club o lo sceicco di turno, significa credere che il calcio è e può essere ancora imprevedibile e appassionante, significa credere nelle favole. 
Una favola scritta e diretta da mister Claudio Ranieri, un italiano di un'altra pasta. I believe in miracles. 

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